Come per tutti i farmaci, anche gli antipertensivi possono provocare effetti collaterali indesiderati. Si tratta di eventi relativamente rari, spesso non gravi e che scompaiono rapidamente con la sospensione del far-maco; in alcuni casi, anche senza interrompere la tera-pia,l’effetto indesiderato scompare con il tempo. Vediamo in particolare quali sono gli effetti indesiderati:

I diuretici tiazidici* hanno lo svantaggio di provocare disfunzione sessuale; la disfunzione si verifica più comunemente che con altri farmaci proposti per la terapia dell'ipertensione arteriosa.
I tiazidici e anche gli altri diuretici possono causa- re un aumento del colesterolo sierico, in parti-colare  del colesterolo-LDL e dei trigliceridi, che sembra sia in relazione alla particolare suscetti-bilità dei pazienti. Un'elevata concentrazione sie-rica di colesterolo o di trigliceridi non è  comun-que una controindicazione assoluta all'uso dei diuretici nel trattamento dell'ipertensione.
Gli altri effetti collaterali metabolici dei diuretici che comprendono l'ipokaliemia, l'ipomagnesi- emia, l'iperuricemia, l'iperglicemia e l'iper-calcemia, sono dose-dipendenti; per la perdita di potassio possono comparire crampi muscolari. Per trattare o prevenire l'ipokaliemia, invece di utiliz-zare supplementi di K, si possono associare alla terapia tiazidica: spironolattone 25-100mg/die, triamterene 50-150mg/die o amiloride 5-10mg/ die.
Ciononostante se i tiazidici sono dosati in modo appropriato,gli effetti collaterali generalmente non impediscono l'uso di questa categoria di farmaci antipertensivi, che l'altro sono i meno costosi.
Riguardo all'iperuricemia indotta dai diuretici, se non compaiono manifestazioni gottose, non va posta l'indicazione ad una terapia antiuricemica, né comporta una controindicazione al prosegui- mento della terapia diuretica.
Quando si assumono i diuretici tiazidici bisogna considerare le interazioni con altri farmaci: i cor-tisonici inducono un peggioramento della de- plezione di potassio indotta dai diuretici; nei pa- zienti in trattamento con sali di litio, i diuretici ne riducono il metabolismo aumentandone quindi la concentrazione e la potenziale tossicità; gli an- tinfiammatori non steroidei (FANS) riducono l'effi- cacia dei diuretici.
I diuretici dell'ansa come la furosemide, il bu-metanide, l'acido etacrinico e la torasemide non hanno un'azione antipertensiva superiore ai tia-zidici, ma vengono preferiti nei pazienti con insuf- ficienza renale cronica. Anche questi diuretici si caraterizzano per gli effetti collaterali che com- prendono l'ipokaliemia, l'ipomagnesiemia, l'i-peruricemia,l'iperglicemia, la disidratazione, le vertigini, l'ipotensione posturale e la sin-cope; le reazioni avverse osservabili con l' impie-go dei diuretici dell' ansa, sono correlate alla dose e all'effetto di tali farmaci sulla diuresi e sul bi-lancio elettrolitico;per la perdita di potassio pos-sono comparire crampi muscolari.

Meno frequenti sono la dislipidemia,l'aumento della concentrazione di creatinina nel siero,l'ipo-calcemia e il rash cutaneo.

Abbastanza rara, anche se grave, è l'ototossicità (danno all'orecchio che va dall'acufene alla sordi-tà).

 

I diuretici che agiscono sul tubulo distale, i cosiddetti risparmiatori di potassio come lo spiro-nolattone, il triamterene e l'amiloride rispetto agli altri diuretici,non causano ipokaliemia, nè iperuri-cemia o iperglicemia, ma non sono efficaci quanto i tiazidici nel controllare l'ipertensione. Lo spiro-nolattone può causare ginecomastia; per questa ragione, quando si sceglie un risparmiatore di K nei pazienti di sesso maschile, vengono preferiti l' amiloride o il triamterene; anch'essi bloccano i ca-nali del sodio a livello del tubulo collettore, inibendo l'in-gresso del sodio all'interno dei canali.

I β-bloccanti hanno, come effetto indesiderato, il broncospasmo,per cui sono controindicati nei pazienti che soffrono di asma bronchiale. Devono anche essere evitati nei pazienti diabetici perché potrebbero mascherare una eventuale crisi ipo- glicemica.Possono dare insonnia, incubi e depres- sione.Se vengono assunti assieme ai FANS,l'effi-cacia antipertensiva può ridursi.
Gli ACE-inibitori e i sartani possono causare tosse stizzosa e persistente; in rari casi si può avere angioedema; in quest'ultima circostanza il farmaco deve essere subito sospeso e bisogna passare ad un’altra classe di farmaci.
I calcio-antagonisti(diidropiridinici)possono pro-vocare cefalea (mal di testa),vampate di calore, vertigini e edema periferico.
I farmaci che agiscono a livello del sistema nervoso centrale possono determinare: seda- zione, senso di affaticamento e depressione; sec- chezza delle fauci, calo del desiderio sessuale, iperprolattinemia con ginecomastia (sviluppo della ghiandola mammaria nell'uomo) e galattorrea (fuoriuscita di latte dalle mammelle); sono con- troindicati nei pazienti con difetti della conduzione cardiaca; possono provocare anemia emolitica, la quale però regredisce dopo la sospensione del farmaco per alcune settimane.
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* I diuretici tiazidici possono essere divisi in 2 ca-tegorie:

1.tipo tiazidici (TT-Idroclorotiazide,HCTZ: ESIDREX ®);
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p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/esidrex.html">ESIDREX ® Idroclorotiazide</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/esidrex.html</p>]]][

2.simil tiazidici (TL-thiazide-like),tra i quali più noti sono il clortalidone: IGROTON® e l'indapa-mide.


<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/igroton.html">IGROTON ® Clortalidone</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/igroton.html</e l’ indapa- de: NATRILIX ®
<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/natrilix.html">NATRILIX ® Indapamide</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/farmaci/natrilix.html</p>]

I diuretici TL hanno una più lunga emivita di eli- minazione rispetto ai diuretici TT e, sempre ri- spetto a questi ultimi, hanno dimostrato di eserci- tare effetti farmacologici addizionali, che possono influenzare il rischio cardiovascolare in modo di-verso.

Secondo alcuni studi i risultati antipertensivi sono a favore dei TL, senza una sostanziale differenza sugli effetti metabolici negativi (come l'ipopotas-siemia).

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Oper.medici e tecnici dell' U.O. di Cardiologia Riabili-tativa dell' Az. Osp. Mater Domini Catanzaro.
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