LO STRESS MENTALE
Mental Stress Test
L'ischemia indotta da uno stress mentale in- sorge a frequenze cardiache più basse e a livelli di attività miocardica più bassi rispetto all' ischemia in- dotta da uno sforzo fisico. L' ischemia indotta da uno stress mentale ha maggiore probabilità di essere silente o paucisintomatica rispetto a quella indotta da uno sforzo fisico.
Uno studio ha mostrato che nell' 83% dei casi, gli episodi ischemici indotti da uno stress mentale erano asinto-matici. Un recente studio si è posto l' obiettivo di valutare la prevalenza e le caratteristiche cliniche dell' ischemia miocardica indotta dallo stress mentale. Per quanto ri-guarda la prevalenza l'ischemia indotta dallo stress mentale è assai elevata ed è, nei pazienti con malattia coronarica,un fattore di rischio per una prognosi sfavo-revole. Questo lavoro ha confermato che nei pazienti con malattia coronarica stabile, lo stress mentale può indurre ischemia miocardica con una frequenza maggiore rispetto a quella indotta dallo stress fisico. Sono stati arruolati un gruppo di 400 pazienti con coronaropatia stabile; essi sono stati sottoposti ad una batteria di 3 prove di stress mentale e successivamente, dopo la so-spensione di farmaci coronaroattivi come i betabloccan-ti etc, ad un test da sforzo al tapis roulant.L’ischemia in-dotta dallo stress è stata valutata mediante esame eco-cardiografico ed elettrocardiografico.In particolare l'ische-mia è stata identificata con:
1)sviluppo o peggioramento di anomalie regionali del movimento di parete;
2)riduzione della frazione di eiezione ≥ 8%, e/o
3)depressione del tratto ST ≥ 1 mm di tipo orizzontale o discendente in 2 o più derivazioni della durata di ≥ 3 di battiti consecutivi nel corso di almeno 1 test mentale o durante il test da sforzo.
Dalle analisi è emerso che l’ ischemia indotta da stress mentale si è verificata nel 43,45% dei pazienti, mentre quella indotta da esercizio fisico si è verificata nel 33,79% (p=0,002). Le donne (odds ratio: 1,88), i pazienti non sposati (odds ratio: 1,99) ed i pazienti che vivevano da soli (odds ratio: 2,24) avevano una probabilità mag-giore di avere una ischemia indotta da stress mentale (tutti p < 0,05).
L'analisi multivariata ha mostrato che, rispetto agli uomini sposati o agli uomini che vivono in compagnia, gli uomini non sposati hanno un odds ratio di 2,57, le donne sposate di 3,18 e coloro che vivono da soli (maschi 2,25 e femmine 2,72, rispettivamente). Essi presentavano un rischio più alto di ischemia indotta da stress mentale (tutti p < 0,05).
In conclusione, nei pazienti con malattia coronarica stabile l’ ischemia indotta dallo stress mentale è più comune di quella indotta da un esercizio fisico. Inoltre le donne, gli uomini non sposati e le persone che vivono da sole sono a maggior rischio di ischemia indotta dallo stress mentale. Jiang Wei, Zainab Samad, Stephen Boyle et Al. Journal of the American College of Cardiology 2013, 61, 7: 714– 722.
Donne e uomini presentano reazioni cardiovascolari di-verse all’ischemia miocardica indotta dallo stress men-tale, come emerge dallo studio MIPS, il quale suggeri-sce che le donne presentano una maggiore vasocostri-zione periferica durante lo stress, mentre gli uomini ma-nifestano una maggiore risposta emodinamica. Secondo la dott/ssa Viola Vaccarino della Emory University di Atlanta, autrice dello studio che ha coinvolto più di 600 persone, queste differenze sono in accordo con la nota propensione alla disfunzione microvascolare delle donne coronaropatiche.L’attivazione del sistema nervoso sim-patico dovuta allo stress, tende a costringere i microvasi in tutto il corpo. Il presente studio dimostra che le donne, in cui questo fenomeno è più forte, hanno maggiori pro-babilità di divenire ischemiche, mentre negli uomini l’-ischemia da stress mentale si deve principalmente ad una semplice discordanza fra richiesta ed apporto secondaria all’incremento nel carico emodinamico in presenza di stenosi epicardica. Questi dati non possono essere traslati direttamente nella pratica clinica, ma evi-denziano il profondo effetto della microcircolazione sulla vulnerabilità delle donne all’ischemia durante lo stress psicologico. Essi evidenziano anche il fatto che la fisio-logia cardiovascolare e la fisiopatologia della cardiopatia ischemica differiscono fra i sessi e sono coerenti con le attuali raccomandazioni che enfatizzano l’inclusione delle donne nella ricerca cardiovascolare e l’esame separato dei dati relativi ai due sessi. La sfera psicologica non riceve molta attenzione nell’attuale pratica clinica, mentre è molto importante segnalare a uomini e donne cardio-patici gli interventi per la riduzione dello stress in paarticolare se se sono sofferenti diansia e depressione. Arterioscler Thromb Vaasc Biol online 2017, pubblicato il 21/12.
TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA
ANGIO-TC CORONARICA O CORONARO-T
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