Nell'anziano in buona salute, una vita sessualmente at-tiva è possibile fino a tarda età. Alcuni personaggi come Plablo Picasso, Clarlie Chaplin, Pablo Casals, Giosuè Carducci, Johann Sebastian Bach, Ohann Wolfgang von Goethe e molti altri hanno avuto una buona attività ses- suale anche da anziani.
Questo dimostra che con l'avanzare dell'età il desiderio sessuale, tende a scemare gradualmente, ma non scom- pare mai del tutto, anche in presenza di malattie disabili-tanti.
In effetti con l'avanzare dell'età si assiste ad una lenta di-minuizione della produzione ormonale, in particolare del testosterone che è l’ormone tipico del sesso maschile:es-so è prodotto per lo più nei testicoli e in minor misura nel surrene; esso è fondamentale per il tonicità della musco-latura e per la produzione dei globuli rossi. È inoltre lega-to all’aggressività e alla libido.Uno scarso livello di que-sto ormone determina un calo della massa muscolare e del desiderio sessuale,favorisce il sovrappeso,la depres-sione psichica, il diabete e l'ipertensione arteriosa. Con la riduzione del testosterone si osserva una relativa regres-sione degli organi androgeni-dipendenti come lo scro-to e i testicoli, in particolare si osserva una regressione degli acini e dei tubuli contorti testicolari con relativa ia-linosi delle loro membrane;compare inoltre una diradazi- one dei peli corporei compresi quelli pubici.
Inoltre diminuiscono l’intensità e la durata dei processi vasoreattivi dei corpi cavernosi del pene, il quale ciono-nostante può raggiungere una buona erezione in un tem-po di stimolazione più prolungato e può mantenerla effi-ciente.
Questi cambiamenti avvengono in maniera lenta e gra- duale e non determinano effetti immediati sull'attività ses- suale.
In presenza di una buona stimolazione, la vita sessuale, anche se la natura e l'espressività subiscono significati- ve modificazioni, può essere praticata fino a tarda età.
Anche per il vecchio vale l'aforisma dello scrittore inglese Oscar Wilde (1854-1900) che recita "Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione. Il solo mezzo per li-berarsi dalla tentazione è cederle".
A proposito del vecchio e delle tentazioni, molti pittori co- me Sellaer Vincent, Tintoretto, Rubens, Rembrandt, Do- menichino, Gentileschi, Caravaggio, Mattia Preti, Hayez, Picasso, Botero ed altri hanno rappresentato nelle loro o- pere la storia biblica di Susanna, giovane donna babilo- nese, il cui nome ha una radice egizia che significa “loto”, simbolo di purezza e di 2 vecchi giudici. Entrambi questi vecchi, a riprova che con l'avanzare dell'età il desiderio sessuale non scompare mai, si invaghiscono della giova- ne donna e bramosi del suo corpo,diventano complici nel decidere di insidiarla, ma al suo rifiuto, decidono di accu-sarla ingiustamente di aver tradito il marito.
Di seguito vengono presentate alcune immagini della Su- sanna seicentesca, la quale viene raffigurata con una im- magine femminile con una forte carica sensuale. Ella ap-pare a volte sorpresa, a volte atterrita e a volte quasi compiaciuta. I due vecchi, invaghiti di Susanna, incapaci di resistere alla tentazione di possederla, sono rappre-sentati, nascosti nel parco, intenti ad architettare una strategia per insidiarla e in caso di un suo rifiuto, pensa-no di effettuare uno spregevole ricatto, cioè di accusarla pubblicamente di adulterio.
La Susanna del Tintoretto,viene rappresentata come una seducente bagnante, mentre i due vecchi, vengono raffigurati, nascosti nel parco, infiammati di lussuria,che chiedono con insistenza alla giovane donna di conceder-si alle loro bramosie.
La Susanna di Mattia Preti,viene rappresentata con una bellissima raffigurazione femminile che, mentre stava curando il proprio corpo avvolta in un lenzuolo bianco, due vecchi, giunti furtivamente nel parco, desiderosi di lussuria, hanno lo sguardo fisso verso le bellezze della giovane donna.
Il fratello maggiore di Mattia Preti, Gregorio (Taverna 1603-Roma 1672) anche lui ha raffigurato la scena bibli-ca di Susanna e i vecchioni. Nella sua opera, su fondo scuro, un sapiente utilizzo della luce illumina, la bella Susanna e i corpi dei due vecchioni. Susanna viene raf-figurata come una bella e giovane donna, sorpresa men-tre esce dal bagno, avvolta in un grande telo bianco. La giovane virtuosa sentendo le proposte oscene dei due vecchioni, alza lo sguardo ed una mano verso il cielo in cerca di una protezione divina; con l'altra mano cerca di proteggere le sue intimità. I vecchioni, con lo sguardo fisso sul corpo della giovane, chiedono i favori della giovane e in caso di diniego la minacciano di accusarla ingiustamente di adulterio.
L'opera"Susanna e i Vecchioni"della pittrice italiana Arte-misia Gentileschi,che fa parte della Collezione Graf von Schönborn,Pommersfelden (Germania), mostra i due vecchioni appoggiati ad una balaustra, che confabulando tra loro, osservano le bellezze della fanciulla, a cui chie-dono i suoi favori. La casta Susanna cerca di nasconde-re le sue belle e generose forme e atterrita, cerca con le mani, di respingere i due vecchi furfanti.
Il tema dell'Antico Testamento di Susanna che divenne l' oggetto delle attenzioni ossessive dei 2 lussuriosi vec-chioni,è stato proposto anche da Giovanni Francesco Barbieri, soprannominato il Guercino (1591-1666). Susanna,viene rappresentata da una bella e sensuale giovane, avvolta in un lenzuolo bianco, con lo sguardo rivolto al cielo.Nell'opera,che è un vero capolavoro,un fa-scio di luce illumina la giovane donna e il corpo dei due guardoni,i quali con l'espressione dei loro volti e dei loro gesti fanno intendere,che in caso di un rifiuto,minaccia-no la giovane di calunniarla.
Come rappresentato nell'episodio biblico, non esiste dunque un limite di età per la sessualità perchè il de-siderio sessuale non tramonta mai.
Riguardo al cardiopatico anziano bisogna premettere che, durante il rapporto sessuale, la frequenza cardiaca media registrata si aggira intorno ai 120 b/m e la pressio-ne arteriosa raggiunge valori medi di 160 mmHg, se ne deduce che la maggioranza dei cardiopatici anziani può tranquillamente sopportare un carico cardiovascolare di questa portata.
Uno studio pubblicato nel 2016 ha però dimostrato che nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica la funzione sessuale può essere compromessa. Gli autori dello stu-dio hanno voluto esaminare il comportamento sessuale di una popolazione di età ≥ 50 anni con e senza malattia coronarica. Sono stati analizzati i dati di 2.979 uomini e di 3.711 donne. Il comportamento sessuale e le loro pre-occupazioni su questo argomento sono state valutati me-diante la somministrazione di un questionario. Nel cam-pione esaminato vi erano 376 uomini (12,6%) e 279 don-ne (7,5%) affetti da malattia coronarica. I partecipanti con malattia coronarica erano significativamente più anziani rispetto a quelli senza malattia coronarica (uomini 71,7± 9,4 anni vs 65,6 ± 8,7 anni; donne 73,8 ± 10,0 vs 65,1 ± 9,1 anni, entrambi con un p < 0,001).
I risultati hanno mostrato che i pazienti di sesso maschile con malattia coronarica avevano una minore probabilità di essere sessualmente attivi (68,7% vs 80,0%); essi hanno avuto nell'ultimo mese un minore pensiero verso il sesso (74,7% vs 81,9%) e la disfunzione erettile era più frequente, cioè 47,4% vs 38,1% degli uomini senza malattia coronarica.
Anche le donne con diagnosi di malattia coronarica ave-vano una minore probabilità di essere sessualmente atti-ve (35,4% vs 55,6%). Infine gli autori hanno osservato che i farmaci cardiovascolari hanno mostrato una debole correlazione con la disfunzione erettile. Andrew Steptoe, Sarah E Jackson, Jane Wardle, Heart 2016;102:1095-1099.
In conclusione questo studio dimostra che c'è una rela-zione diretta tra malattia coronarica e probabilità di esse-re sessualmente attivi in particolare nei pazienti di sesso maschile.
Nell'anziano l'abbandono dell'attività sessuale è possibile però che compaia ancor prima che la sua capacità fun-zionale sia obiettivamente compromessa.
Bisogna subito dire che il mantenimento dell'attività ses- suale è assai importante per la salvaguardia di una buo-na salute fisica ed inoltre, attraverso il piacere di vivere insieme,essa è fonte di autostima,di benessere psichico, in definitiva di una buona qualità della vita.
Pertanto nell'anziano in presenza dell'abbandono dell'at-tività sessuale, è necessario verificare la correlazione tra questo disturbo e la gravità della malattia cardiovascolare.
Quando siano stati esclusi importanti alterazioni dell' apparato cardiovascolare, la perdita della capacità ses-suale può essere in relazione a numerosi fattori come:
.presenza di sintomi come dispnea e angina che favo- riscono un atteggiamento astensionistico; poichè gli stes- si sintomi sono osservabili anche durante altre attività della vita quotidiana,un adeguato trattamento antiangino- so può favorire il recupero di una soddisfacente attività sessuale;
.precedente episodio di impotenza, secondario ad ab- bondanti libagioni oppure ad un eccesso di preoccupa-zioni o di stress psico-fisici; questi episodi possono far percorrere la strada della rinuncia o di una ansiosa ri-cerca di una nuova partner;
.timori inconsci che l'attività sessuale possa favorire l'in- sorgenza di un nuovo episodio vascolare o addirittura es-sere responsabile di morte improvvisa (paura della "mort d'amour");
.problemi legati all'età che comprendono una erezione meno pronta e meno duratura,una eiaculazione ritardata, una riduzione della spinta e della quantità di liquido semi- nale;
.astinenza sessuale consigliata da alcuni medici ses- suofobi;
.l'opinione corrente che alcuni farmaci cardiovascolari siano responsabili della disfunzione erettile.
I diuretici in particolare i tiazidici sono i farmaci forte-mente associati alla disfunzione sessuale sia nell'uomo che nella donna e causano impotenza, riduzione della li-bido e disfunzione erettile. Anche i β-bloccanti sono rite-nuti responsabili della disfunzione sessuale.Tuttavia que-sto se è vero per i β-bloccanti di vecchia generazione, sembra che i β-bloccanti di nuova generazione come il nebivololo possano avere addirittura effetti positivi.
I farmaci che non sono associati a disfunzione sessuale sono gli alfa α-bloccanti, gli ACE-inibitori, gli antagonisti recettoriali della angiotensina II e i calcio antagonisti.
In conclusione sono assai pochi i farmaci che ne sono responsabili della disfunzione sessuale.
Ovviamente se sono presenti motivi psicologici legati a sindromi nevrotiche, depressive o ad un generale deca- dimento della qualità della vita, è necessario ricorrere ad un adeguato supporto psicologico.Per questa ragione è u-tile che tutti i cardiopatici partecipino ai programmi di riabilitazione cardiologica, la quale ha tra i suoi obiettivi quello di restituire al paziente una qualità di vita quanto più possibile soddisfacente. In pratica un ciclo di riabilita-zione cardiaca, attraverso la valutazione funzionale e la dimostrazione della capacità di sopportare determinati carichi di lavoro, può contribuire a rassicurare il paziente sulla possibilità della ripresa in sicurezza di una normale attività sessuale.
In pratica i pazienti che sopportano un carico lavorativo ≥ 3-5 METS senza angina, eccessiva dispnea o modifica-zioni patologiche del tratto S-T possono avere rapporti sessuali in regime di sicurezza.
In correlazione diretta con la ripresa dell'attività sessuale, in particolare per quanto riguarda la funzione erettile e la soddisfazione sessuale,vi è un netto miglioramento del-la qualità della vita.
QUANDO E' MEGLIO ASTENERSI?
Il cardiopatico che si presenta sintomatico in condizione di riposo ed in particolare il cardiopatico affetto da insuf-ficienza cardiaca con sintomi, deve sospendere i rapporti sessuali, fino a quando la malattia non venga stabilizzata con una adeguata terapia.
Per quanto riguarda i farmaci prescritti, non devono es- sere mai sospesi per il timore che possano arrecare ef-fetti negativi sulla vita sessuale. Peraltro alcuni farmaci, riguardo all'effetto sull'erezione possono avere addirittu-ra un effetto favorevole, come ad esempio con l'uso degli ACE-in e dei sartani.
La moderna ricerca scientifica nel trattamento della di-sfunzione erettile,mette oggi a disposizione farmaci a ba-se di inibitori PDE5 (Sildenafil, Vardenfil e Radafanil); essi sono generalmente abbastanza sicuri in particolare per i pazienti che hanno una patologia cardiovascolare stabilizzata. Essi però devono essere sconsigliati nei pa-zienti che assumono contemporaneamente farmaci a ba-se di nitrati; bisogna precisare che qualora siano stati as-sunti gli inibitori PDE5,i nitrati non devono essere sommi-nistrati nemmeno nelle 24-48 ore successive.
Ancora oggi la società è ben lungi dall'essersi liberata dai pregiudizi sessisti delle persone anziane, e questo è particolarmente vero per le donne; è infatti diffusa l'opi-nione socio-culturale che gli interessi sessuali non si ad-dicano alle donne anziane, rispetto ai maschi.Secondo questa opinione una donna che invecchia, non può espri-mere desideri sessuali.
E invece oggi, le donne sia perché la vita media si è al-lungata, sia perché hanno un ruolo importante nella so-cietà, hanno un risveglio di erotismo, una nuova rivolu-zione amorosa che coinvolge anche i loro partners. Al punto che i media cominciano a rompere questi tabù. Le rughe o la pelle flaccida non sono più un ostacolo all'atti-vità sessuale. Secondo alcuni studiosi nella donna in me-nopausa, la libido potrebbe addirittura aumentare per la riduzione della funzione antagonista esercitata dagli e- strogeni nei confronti degli androgeni.
Nelle donne esiste il problema dell'atrofia vulvovaginale. Con la menopausa e la perdita della stimolazione e- strogenica a livello vaginale, i tessuti divengono secchi e pallidi, per cui le labbra possono divenire affusolate e può verificarsi una riduzione delle dimensioni della vagina e del clitoride: tutto questo determina che il coito e le altre forme di contatto vaginale possono divenire doloro-se o anche impossibili. Pertanto il trattamento dell’atrofia vulvovaginale nelle donne in post-menopausa dovrebbe iniziare quanto più precocemente possibile e proseguire finchè ce ne è la necessità. Le donne che sof-frono di tali disturbi non devono considerare l’argomento come un tabù, ma devono chiedere la collaborazione del partner e le cure del proprio medico,come suggerisce Nick Panay dell’Imperial College London, autore di uno studio effettuato su 1242 pazienti. Nick Panay dell’Imperial College London; Maturitas online 2019.
Il problema della secchezza vaginale può essere risolto applicando appositi gel lubrificanti,che sono disponibili nelle farmacie.Per favorire la lubrificazione vaginale pos-sono essere utilizzati anche gli estrogeni per uso locale. Se nelle donne anziane le contrazioni cloniche sono me-no frequenti e vigorose e le sensazioni erotiche meno in-tense,ciononostante anche nella donna anziana viene mantenuta la possibilità di avere orgasmi multipli. Però anche le donne che non sono sessualmente attive pos-sono conseguire una certa soddisfazione sessuale me-diante alcuni gesti intimi sviluppati nel corso della relazio-ne con il partner come l’accarezzare o il toccare, stare vicini, etc.
Infatti a volte anche la vicinanza fisica al partner può es-sere soddisfacente quasi come l’orgasmo stesso; è im-portante percepire il livello complessivo di soddisfazione sessuale, che può essere ugualmente elevato, anche quando non ci sono rapporti completi o se non si rag-giunge l'orgasmo.
Le espressioni sessuali dell'anziano in effetti non sem-pre coincidono con il coito; spesso assumono una mo-dalità che privilegia le espressioni amorose cariche di sentimento, la comunicazione di sensazioni,la complicità, i commenti, i ricordi, il confronto delle idee. Una bella ri-sata aumenta la sensazione del piacere di stare insie-me; inoltre ridere aiuta a combattere la depressione, l’in-sonnia, la paura e a liberare la coppia dalle insicurezze, mentali e fisiche.
Accarezzare il partner ed essere accarezzati, con sensi-bilità, con dolcezza, con amore, con tenerezza, con pas-sione, aiuta l’anziano a sentirsi ancora in forma e a pro-durre un miglioramento della propria immagine e dell'au-tostima.
Conclusioni.
Pur coesistendo difficoltà fisiche, che assai di frequente sono presenti nei cardiopatici anziani, permane cionono- stante la fame di amore, in particolare ai nostri tempi, quando la società cerca di emarginare gli anziani,di inter-narli nelle case di riposo, di escluderli dalla vita familia-re,spesso per motivi logistici, negando loro in particolare la propria sessualità.L'anziano sente dunque il bisogno di essere ancora considerato ed amato,di essere oggetto di attenzioni e di affetto.
L’amore anche negli anziani è una ragione di vita, ma è pur vero che con l'andare avanti con l'età, la sessualità può assumere caratteristiche del tutto peculiari. Si tratta di un nuovo modello di intendere l'amore, che valorizza le strategie atte a sedurre il partner,cioè che valorizza le capacità personali di indurre il partner a intraprendere deliberatamente una relazione sentimentale che ponga in secondo piano la pratica del coito. E' un modello che può incrementare il piacere di vivere insieme e favorire il mantenimento di un buon equilibrio psichico.
In sintesi anche quando non sono possibili i normali rap- porti sessuali, per esprimere la propria sessualità si pos- sono percorrere vie alternative, che sono tipiche per l’e- tà di quel determinato individuo.Questo perchè, anche se con l'avanzare dell'età la spinta biologica diviene meno importante,rimane sempre forte il bisogno di relazione,di affetto,di tenerezza,che trova una modalità di soddisfaci-mento altrettanto valida,nel contatto fisico con il partner, in particolare se accompagnato da una complicità emo-tiva, la quale permette di condividerne i vissuti interiori, le emozioni, i ricordi, etc.
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IL PAZIENTE ANZIANO CARDIOPATICO PRI- MA DELL'INCONTRO AMOROSO DEVE SA-PERE CHE:
.l'attività sessuale è possibile per i pazienti che supe- rano il test da sforzo con almeno 3-5 METS senza sinto- mi come angina, dispnea eccessiva, modificazioni ische- miche del tratto S-T, cianosi, ipotensione o aritmie;
.la riabilitazione cardiologica può contribuire a ridurre il rischio di complicazioni cardiovascolari durante il sesso;
.i pazienti con patologie cardiovascolari instabili, scom-pensi, o/e che presentano aritmie e sintomi gravi o che presentano disturbi legati all’atto sessuale,devono evita- re l’attività sessuale fin quando le condizioni cliniche non siamo ritornate stabili;
.è buona regola non sospendere l’assunzione dei far- maci cardiovascolari necessari alla terapia sintomatica e preventiva;
.usare se necessario un pretrattamento con nitrati;
.i farmaci per il trattamento di disfunzioni erettili (inibi- tori PDE5) sono considerati sicuri anche per i pazienti di malattie cardiovascolari stabili; essi sono proibiti quando il paziente assume nitrati; inoltre i pazienti che hanno as-sunto un inibitore PDE5 devono evitare di assumere ni-trati per 24- 48 ore a seconda della sostanza assunta;
.le donne non ancora in menopausa con malattie car- diovascolari devono essere edotte sulla sicurezza dei metodi contraccettivi e della gravidanza;
.le donne che hanno superato la menopausa con ma-lattie cardiovascolari devono evitare di assumere estro-geni sistematici per il trattamento della dispareunia;
.evitare gli abusi alimentari e soprattutto gli alcoolici;
.non avere rapporti immediatamente dopo i pasti;
.preferire che il rapporto sessuale avvenga al mattino invece che alla sera;
.per i più anziani e con problemi cardiologici più severi l'incontro deve essere basato preferibilmente sul piacere di stare insieme piuttosto che sulla prestazione sessuale vera e propria. Da G.BORRELLO, MINERVA MEDICA TORINO 1987:235-237
QUANDO PUO' ESSERE RIPRESA L'ATTIVITA' SES-SUALE NEL CARDIOPATICO?